mercoledì 24 febbraio 2021

La mia personale visione della danza orientale

 

Tanti anni fa, quando ho iniziato a studiare la danza orientale, fui affascinata dalle movenze sensuali, dalla femminilità disarmante e dai vestiti meravigliosi, che quasi ti toglievano il fiato, per quanto erano principeschi, pieni di lustrini e
sbrilluccichini che ti ipnotizzavano e ti facevano sentire dentro una favola...le
mille e una notte. Cominciai a studiare con un entusiasmo enorme, tutto era nuovo ed estremamente affascinante. Quasi parallelamente iniziai ad interessarmi anche del contesto arabo-islamico e storico-culturale nel quale era nata e poi si era sviluppata la danza, capii ancora di più che si trattava di qualcosa di straordinario, che poco aveva a che fare con l'esibizionismo egocentrico che si andava sviluppando in quegli anni. Cercai di apprendere il più possibile, studiando con tanti Maestri, provando, sbagliando e riprovando. A distanza di tanti anni mi rendo conto che le mie ricerche ancora non sono finite, continuo a formarmi e a ricercare, e penso che sarà così sempre. Del resto io amo questa danza così profondamente che non potrei mai farne a meno. Dopo qualche anno che studiavo, mi fu proposto di diventare assistente di una delle mie prime insegnanti, accettai con entusiasmo ma molto dubbiosa del fatto se fossi capace o meno. Dubbi che dopo anni sono svaniti leggendo tanti messaggi di apprezzamento di vecchie allieve/amiche. Già amiche, perchè con molte si instaura un rapporto così delicato e profondo che non potrei considerarle in altro modo. Non avendo esperienza di insegnamento di danza, provai tanti metodi, rielaborando il modo di ogni insegnante che avevo avuto e creando così il mio modo di insegnare. Poi venne un'altra scelta: a cosa avrei dovuto dare importanza. La magia delle esibizioni, delle gare, dei vestiti, della gente che ti dice quanto sei o non sei brava, quanto piaci o non piaci, questo dura poco...anche perchè poi cresci e scopri che questo è solo un aspetto marginale delle enormi potenzialità della danza orientale. Tutto questo ti distrae, perchè ti trascina in un mondo nuovo, diverso, estremamente competitivo, avvolte cattivo, ti distoglie dal vero senso. Poi un giorno mi sono accorta, che invece, l'aspetto che più mi calzava era quello del potenziale umano e terapeutico. C'ero passata, ma ero stata distratta e non avevo notato quanto la danza mi stesse cambiando e mi aveva cambiata. Mi stavo accorgendo che c'era altro, va bene conoscere la storia e tutti i bla bla bla vari, ma c'era qualcosa di profondamente intimo, come se questa danza fosse stata sempre dentro di me, una seconda me. Attraverso altri studi paralleli, trovai la mia unicità di insegnamento e di danzatrice. L'aspetto esteriore di questa danza è importante ma rimane comunque secondario, non voglio essere fraintesa, non che l'esibizione non sia importante, ma riveste comunque un ruolo secondario. L'aspetto importante è riscoprire se stesse, iniziare a dialogare con se stesse come mai abbiamo fatto, vedere cambiamenti in noi, piccoli miracoli che la danza fa accadere, cambiamenti inattesi di prospettiva, una evoluzione personale-spirituale che non ti aspetti, una magia unica. La forza di questa danza sta nel cambiamento e nell'evoluzione che ti regala. Non tutti sono pronti per questo e non a tutti interessa questo lato, altre sono solo attratte dal lato ludico, ci sta anche questo, ma non tutte le insegnante sono per tutte le allieve e non tutte le allieve sono per tutte le insegnanti. Ognuna, insegnante o allieva, si avvicina a chi più le risuona dentro. L'esibizione assume un ruolo importante quando ti accorgi dei tuoi cambiamenti, quando ti accorgi che in una esibizione costruisci un personaggio, un'altra te stessa, che c'è sempre stata ma alla quale non hai mai dato voce, e allora lei esce, quasi prepotentemente nel tuo modo di sentire la musica, di interpretarla. Si affaccia una emozione unica che ti fa vibrare e chi ti guarda riesce a percepirlo, allora e solo allora una esibizione avrà senso...secondo me...anche con un sacco di iuta. Io esiggo rispetto per tutti gli aspetti di questa danza e impegno, sono le uniche cose che pretendo dalle mie allieve. Posso venire fraintesa ed essere considerata troppo rigida, ma quando ami veramente una cosa fai fatica ad accettare che gli altri possano denigrare o snaturare quello che ami